lunedì 20 aprile 2009

COSA SIGNIFICA "ASTRONOMA"?

Durante le vacanze di Pasqua ho passato 5 giorni di fila a casa di mia mamma, a Santarcangelo di Romagna. Io vivo e lavoro a Monaco di Baviera, e le mie sortite a casa non sono molto frequenti, quasi mai in giorni feriali, quindi ho preso la palla al balzo per rinnovare la carta d'identita': pur in scadenza tra qualche mese, chissa' quando mi capitera' ancora la congiuntura astrale di essere nel mio comune di residenza un giorno in cui gli uffici sono aperti.

Cosi' di buona mattina mi presento all'ufficio anagrafe con le fotografie necessarie. Dopo avermi gentilmente rimproverato sullo stato (pietoso) del documento, la tipa allo sportello mi chiede: "Sulla vecchia, sotto 'Professione', c'e' scritto ancora studentessa, cosa devo mettere?". La prima cosa cui ho pensato, come un flash, e' stato che la tipa non mi aveva chiesto se ero cresciuta in altezza o se avevo cambiato stato civile, ma aveva _assunto_che non ero piu' studentessa!! e che evidentemente si vedeva cosi' tanto! La seconda, piu' pragmatica, e' stata: ed ora che metto? e cosi' rispondo: " Guardi, faccio ricerca, pero' non sono propriamente 'ricercatrice', quindi ricercatrice non lo posso mettere.. sono post-doc, ma mi sa che non esiste e comunque ha poco senso.." e via discorrendo. La ragazza mi guarda e mi dice: "Senta, lei puo' mettere qualsiasi cosa, basta che sia qualcosa che la identifichi!". Ed io: "Beh, io sono astronoma...".

Mentre l'impiegata mi diceva le stesse cose che mi sento dire da tanti anni da tutte le persone che non fanno il mio lavoro ("ma che bello! quanto e' affascinante questo lavoro! ma studi il cielo?" e tutto il resto) ho realizzato quanto quella parola, "astronoma", avesse un significato diverso per lei e per me.

Per me essere astronoma significa veramente tanto: guardare il cielo con telescopi spaziali, mettere per iscritto piccole e grandi scoperte, girare il mondo per convegni e collaborazioni, parlare un'altra lingua, lottare con cataloghi e programmi al computer, tutto questo per studiare l'evoluzione dell'universo....
Piu' in generale, significa fare ricerca nel senso di cercare di capire cosa governa un fenomeno quant'anche lontanissimo dallo scibile umano, ma non per questo meno importante, stimolare continuamente la propria curiosita', e molto, moltissimo altro ancora, che va oltre il fascino molto piu' vicino al senso comune (e quindi piu' comprensibile) di scrutare il cielo notturno alla ricerca di una costellazione o di una stella cadente cui affidare un desiderio.

Penso a tutto questo in pochi secondi, due o tre al massimo. Poi mi risveglio, e sento la ragazza dire:
"Allora mettiamo 'Professione: Astronoma', va bene?" Ed io: "Perfetto!". Lei si china a scrivere sul computer e non vede il sorriso che si stampa sulle mie labbra...

Marcella Brusa



Ci sono meno donne nell'ambiente scientifico americano (USA) che in Europa.
Ho sempre creduto che il motivo principale fosse da ricercare nella maggiore mobilità del mondo del lavoro negli USA, che determina ovvie difficoltà a conciliare famiglia e carriera.
Pare invece che non sia solo questo il motivo, ma che invece ci sia tuttoggi un pregiudizio in parte della società americana verso la capacità delle donne a fare scienza.
Questo è quanto si evince leggendo un articolo apparso sul Washington Post del 14 aprile scorso firmato da Christina Hoff Sommers. La Hoff Sommers interviene sulla politica del Presidente Obama, il quale ha auspicato l'estensione al campo delle scienze e dell'ingegneria di misure simili al Titolo IX, una legge che obbliga le Università americane a destinare uguali fondi alle attività sportive maschili e femminili. Obama ritiene che simili azioni, opportunamente adattate e perseguite con la dovuta attenzione, determinerebbero una maggiore partecipazione femminile alla scienza e all'ingegneria.
La Hoff Sommers ritiene che queste misure siano da bandire perchè danneggerebbero la scienza americana. Nel propugnare azioni per giungere ad una parità di opportunità per uomini e donne nel campo delle scienze secondo la saggista americana si vuole dare soddisfazione politica alle associazioni che lottano per la parità ma si ignorano le conclusioni di "altri" studiosi, che la Hoff Sommers ritiene essere la maggioranza, i quali affermano che le motivazioni per cui le donne sono maggiormente presenti nelle discipline umanistiche e sociali piuttosto che scientifiche siano "biologiche" e non da cercarsi nei condizionamenti sociali. Conclude la Hoff Sommers con un monito al Presidente e al Congresso a non sostenere una politica di uguaglianza dei generi "non testata" e non abbastanza "dibattutta" nel campo scientifico in cui agli USA è riconosciuta l'eccellenza e che è vitale per l'economia e la difesa nazionale!
L'articolo della Hoff Sommers è leggibile sul sito http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/04/13/AR2009041302119.html
La reazione indignata delle astronome americane può essere seguita sul blog "http://womeninastronomy.blogspot.com/2009/04/christina-hoff-sommers-is-at-it-again.html"

Isabella Pagano

giovedì 16 aprile 2009

PRONTE A RIPARTIRE


Cara ruedegrenelle che dire....crisi creativa, vacanze pasquali o forse mancanza di un interlocutore.
Per quanto mi riguarda questo è il problema maggiore: non sapere a chi mi rivolgo.
Avendo seguito il coordinamento del blog nelle ultime due settimane ho riletto tutto quanto era apparso e l'impressione che ne ho ricevuta è che più che un blog si trattasse di una bacheca …. quasi una cappelletta votiva .... avrei voluto che almeno diventasse un tazebao!!!
Francamente ero scettica sin dall’inizio sul fatto che un blog potesse funzionare, mi è sempre stato difficile individuare un possible lettore/lettrice , poi mi sono detta perchè non provare, ma i risultati non mi hanno entusiasmata mi è sembrato un parlare al vento. Ho sperato che interventi meno personali e più generali potessero far scattare la scintilla, ma per mesi quello che ho visto è stato un bell’esercizio di scrittura ed una discreta lettura, molto discreta…. e già perchè mi dicono che gli accessi al blog non sono stati pochi , quindi a te cara ruedegrenelle dico mi impegnerò (come credo le mie colleghe, che hanno aderito all’iniziativa) ad andare avanti, ma vorrei che le zelanti lettrici come te provassero a farsi avanti a fare domande e magari ad ironizzare un po’ su queste brillanti e pienamente realizzate astronome!!!

Paola Rossi

venerdì 3 aprile 2009

UNIVERSO DONNE - NEI CIELI DELLA STATISTICA

Sebbene la storia abbia visto per secoli preclusa alle donne la carriera della ricerca fisica ad astronomica a causa di pregiudizi di diversa natura ed entita', i tempi cambiano in modo monotono e costante in direzione di una maggiore presenza femminile tra i docenti delle facolta' universitarie ed i ricercatori degli istituti di ricerca. Le donne sono non solo presenti, ma si distinguono nell'eccellenza sempre piu' spesso.

Quale e' la situazione oggi? Quante sono le donne astronome in Italia e all'estero? Come sono distribuite sul terrritorio? Sono realmente le loro prospettive di carriera equiparabili a quelle
dei colleghi uomini? Quali sono i fattori che maggiormente pesano nelle disuaglianze di genere ancora presenti?

Le analisi statistiche sono alla base di una riflessione seria sul ruolo della donna in astronomia in Italia e nel mondo.

In occasione dell'anno Internazionale dell'Astronomia, alcune astronome dell' Osservatorio Astrofisico di Arcetri hanno promosso un gruppo di lavoro finalizzato a produrre un quadro quanto piu' completo della realta' professionale della 'donna astronoma' oggi.

Nel sito web http://sheastro.arcetri.astro.it saranno pubblicati, nel corso del 2009, i risultati di analisi e valutazioni statistiche realizzate e/o raccolte dalle astronome di INAF.

L'analisi statistica e' iniziata da un censimento della presenza femminile nell'attivita' di ricerca
in ambito universitario e all'interno dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Per capire il presente e cercare di predirre o modificare il futuro e' importante ricostruire il passato nel modo piu' dettagliato. A tal fine sara' realizzata un'analisi storica della presenza di donne con attivita' professionale di ricerca (staff e non) nell'INAF e nelle Universita'.

Per capire se e quanto la realta' professionale offra uguali opportunita' alle donne e' importante confrontare la distribuzione femminile nei vari livelli di carriera rispetto alla percentuale di donne laureate e dottorate che si affacciano al mondo del lavoro,attraverso uno studio statistico del numero di donne laureate e dottorate in astronomia e fisica negli ultimi decenni.

Ugualmente interessante e' cercare di fotografare come la realta' italiana si pone rispetto a quella Internazionale. Per cercare di capire se la diversa percentuale di donne presenti in diversi paesi sia o meno correlata al prestigio dell'attivita' svolta misurato in termini economici, si cerchera' di raccogliere informazioni sugli stipendi tipici per diversi livelli professionali in Italia e in paesi stranieri.

A conclusione di questo lavoro, si cerchera' di riassumere i principali risultati e riflessioni scaturite dall'analisi incrociata di queste statistiche e informazioni.

Infine, una pagina del sito ('Equal Opportunity Issues') sara' dedicata alla rassegna, nel panorama italiano, delle iniziative attuate al fine di favorire un uguale opportunita' professionale alle donne e/o a proposte che possano favorire il raggiungimento di una maggiore eterogeneita' del nostro mondo accademico in termini di genere.

Coordinatrici: Elena Masciadri & Raffaella Schneider (INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri)