venerdì 23 gennaio 2009

Astronome, non astrologhe, e' il caso di ripeterlo.

Le favole dovrebbero essere raccontate
come favole,

il mito come mito,
e i miracoli come fantasie poetiche.

Insegnare superstizioni come verità
è orribile.


Hypatia di Alessandria




L'astrologia e'stata ritenuta un sapere con capacita' predittive (quindi diremmo noi, in termini moderni, una scienza) sino al tardo Rinascimento.
A quell'epoca la conoscenza delle forze della natura era ancora minima.
Col tempo si e' incrinata la visione -- forse rassicurante -- che faceva del cielo stellato e dei moti dei pianeti una grande potenza cosmica con una diretta influenza su salute, rapporti sociali ed sul destino di tutti gli esseri umani.

Dalla sfera delle stelle fisse si e' passati ad un Universo in cui le stelle si muovono e sono a distanze diverse tra loro.
Le costellazioni si sono rivelate figure apparenti formate da astri senza alcun legame.

Sul finire del '600, Isaac Newton ha mostrato la natura delle forze che regolano il moto dei pianeti.
E moltissimi aspetti della vita umana ritenuti incontrollabili hanno trovato spiegazioni nei secoli seguenti: per esempio le epidemie, tanto devastanti quanto in apparenza imprevedibili, sono state comprese in seguito alla scoperta dei batteri.
Oggi si sa che, nel "sapere" astrologico, di scientifico non e' rimasto nulla.

Le donne che oggi si dedicano alla professione di astronoma svolgono un lavoro eminentemente tecnico-scientifico, spesso focalizzato su problemi molto ristretti e su astri che non sono visibili ad occhio nudo ma che che richiedono grandi telescopi per poter essere studiati.
Molte di loro hanno mostrato una predilezione per le scienze esatte, curiosita' e facilita' di apprendimento sin da giovanissime.
Le astronome moderne hanno studiato Astronomia, Fisica o discipline analoghe all' Universita', hanno approfondito gli studi anche all'estero e hanno scelto di dedicarsi al lavoro di ricerca anche, spesso, in istituti diversi in funzione delle esigenze della ricerca, piu' che delle proprie.

Quotidianamente le astronome studiano problemi correnti di astrofisica, propongono nuove osservazioni al telescopio con l' intento di chiarirli, svolgono esse stesse le osservazioni, analizzano i dati, li interpretano sulla base di teorie esistenti o ne formulano di nuove, e infine pubblicano i risultati su riviste specializzate.

Ricercatrici di pianeti, stelle e galassie, e sempre con la testa alta ...

Paola Marziani

3 commenti:

piattinicinesi ha detto...

brava Paola per questa precisazione. e grzie anche per aver citato Hypazia, una figura troppo spesso dimenticata...

C/astro = Nella ha detto...

E' sempre bene precisare questo punto quando si parla di astronomia e soprattutto di astronomE!

Cristina ha detto...

Bella questa pagina con la "sottile" differenza tra Astronome ed Astrologhe.
Peccato che molti non sappiano la differenza!

La recente gaffe( vogliamo chiamarla così) del Presidente del Consiglio che indicava l'Astroma Hack come una astrologa mi crea un sincero imbarazzo.

Se volete leggere tutto l'articolo:
http://www.corriere.it/politica/09_gennaio_17/berlusconi_tv_di_stato_indegna_3803f61a-e4d1-11dd-98be-00144f02aabc.shtml