domenica 18 gennaio 2009

Il mio primo Blog - Parte terza


Secondo me essere donna non cambia nulla. Per me la scienza non ha sesso. Io penso che la ricerca non abbia confini di nessun genere, quindi tantomeno di "genere".

Ma questa e' la mia visione -di nuovo il punto e': cosa ne pensa la societa'? O meglio -come si comporta la societa'? beh - abbastanza male. Non in principio, ma di fatto.

A dire il vero, non e' un problema delle Astronome. Le Astronome anzi secondo me sono fortunate: almeno noi siamo contente di quello che facciamo! Lo facciamo per scelta, una vera scelta: non per guadagnare, non perche' lavorare e' una necessita' una crescita personale un arricchimento un dovere …ma perché ci piace!


Ma chi di noi fa l'Astronoma ..... e basta?
Credo non ci sia nessuno tra noi che non sia -- tra le altre cose:
Astronoma cuoca parrucchiera idraulica insegnante traduttrice system-manager giornalista agente-di-viaggio arredatrice ... e anche moglie figlia mamma naturalmente.
Concedo qualche variante ... forse anche qualche sconto ... ma anche qualche aggravio.


di nuovo: e i nostri colleghi? Parliamone!


E l'ultima [per ora] domanda - o forse la prima -
siamo fortunate? siamo capitate qui per caso?
siamo state spinte da genitoriamiciparenticonoscentiscuola?
oppure siamo qui in barba a genitoriamiciparenticonoscentiscuola?


Parliamone!

Ma soprattutto: ricordiamoci che quello che siamo e vogliamo diventare dipende da noi.
Non facciamoci scoraggiare, non facciamoci intimorire, se vogliamo diventare "astronome" la strada e' dura ma bella e percorribile.

AVANTI TUTTA!

Ginevra Trinchieri

5 commenti:

piattinicinesi ha detto...

a me interessaparticolarmente la risposta alla domanda siamo qui grazie a... o siamo qui in barba a...? premesso che voi siete qui (lì) soprattutto grazie a voi stesse, mi piacerebbe leggere dei commenti in proposiyo

Anonimo ha detto...

a me sarebbe piaciuto intraprendere questa strada ma purtroppo la mia famiglia non ha voluto per niente e niente.

la vita è lunga :D

Cristina ha detto...

in barba a....

Marta ha detto...

Ma e' poi vero che non e' nel nostro ambiente di lavoro che ci scontriamo con il "problema" di essere donne, ma "solo" nella societa'? Le statistiche, per lo meno quelle di qualche anno fa, mostrano che, finche' si parla di studentesse/dottorande/ricercatrici, la parita' di rappresentanza maschile e femminile e' piu' o meno rispettata. Ma per l'avanzamento di carriera questa parita' continua a sussistere? I numeri sembrano dire di no, o quantomeno non ancora.

Una cosa che spesso mi e' capitato di notare e' la sempre scarsa rappresentanza femminile ai congressi internazionali. La percentuale di speaker donna e' spesso piuttosto bassa. E' vero, la scienza non ha sesso. Ma non tutti se ne sono accorti ne' sono pronti ad accettarlo.

Unknown ha detto...

io credo che se si riesce ad arrivare "lì" è soprattutto grazie agli innumerevoli sacrifici che da sole si decide di affrontare!! se poi tra questi sacrifici c'è anche l'andare contro "genitoriamiciparenticonoscentiscuola" se si è veramente convinti si continua per la propria strada anche perchè non saranno loro a doversi confrontare tutta la vita con la "mia" professione, se sarò io a dover vivere la mia vita allora devo essere anche io a decidere come viverla! fortunatamente io ho una famiglia che mi sostiene tantissimo...ma anche se non fosse così non potrei mai barattare un cielo stellato e denso di meraviglie che se la ridono mentre qualcuno cerca di capire dove come quando e perchè! sono arrivate lì, con qualcosa che mi è stato detto di fare solo perchè più adatto ad una donna!!! volete mettere la soddisfazione di scoprire il dove il come il quando e il perchè di quelle meraviglie per poi ridersela!!!!!